Ero da sola in appartamento, senza tv, senza nulla da studiare…
Ma soprattutto senza voglia di fare nulla…
Sarà che il weekend scorso è stato talmente infarcito di emozioni, che forse ho bisogno di…
SILENZIO.
Sabato ho dovuto fare un paio di commissioni in centro a Padova, ma mi sono trattenuta solo un paio d’ore…Il rumore della vita cittadina stonava con la mia voglia di quiete…La musica ascoltata dalle cuffie non riusciva a chiudere fuori il mio bisogno di silenzio…
“e questa pace
è solo acqua sporca e brace
c’è aria fredda intorno a noi
abbracciami se vuoi ”
Camminavo per le vie del centro, stranamente tenevo gli occhi bassi, non guardavo in faccia il mondo come mio solito…Era come se mi guardassi da fuori, non lo so spiegare…
Le cuffie continuavano a sparare musica a raffica…Ma le canzoni sembrano proprio non arrivare mai a caso…
“Dimmi a che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione che muore in un angolo
E dimmi a che serve sperare
se piove e non senti dolore
come questa mia pelle che muore
che cambia colore
che cambia l’odore...”
Ripensavo al weekend scorso…Dentro di me pensavo: “Vorrei poter tornare indietro e cambiare le cose”, ma mi rendo conto che è stato meglio così…Certe cose dovevano venire fuori, in un modo o nell’altro, prima o poi…
A casa, ero sdraiata sul letto, e ad un tratto non sono più riuscita a trattenere le lacrime…Le ho sentite scivolare sul cuscino, inumidirlo, scaldarlo. Le volevo ricacciare indietro una ad una, ripetendomi in silenzio: “Smettila di piangere per LUI!!!Smettila di buttarti giù per una cosa così!!Non ha senso, riprenditi…”.
Ma le lacrime, dispettose, non mi prestavano il minimo ascolto…
Durante questo weekend ci sono state due canzoni che mi hanno “perseguitato”…Il ripetitore casuale di windows media player le ha scelte un bel po’ di volte, quasi a volermi ribadire il concetto che nulla avviene per caso…
“Non cerco comprensione (…)
È stata un’emozione
Che mi ha rubato l’anima (…)
E dalla pelle al cuore
È duro camminare…”
“This is the way you left me, I’m not pretending
No hope, no love, no glory
No happy ending…”
No hope, no love, no glory
No happy ending…”
Già.
Mika.
Quella canzone di Mika. Che associo a lui, da sempre…
Mai come ora sembra azzeccata, sembra descrivere ciò che mi frulla per la testa…
Sono stanca, delusa, sconfitta.
Domenica pomeriggio, raggomitolata sul divano, col cellulare in mano e quel messaggio già scritto e pronto ad essere inviato. “Facciamo qualcosa stasera?Cena/Spritz/Gelato/Serata alcolica…” Qualsiasi cosa per non rimanere sola con i miei silenzi, i miei pensieri pesanti e complicati, le mie lacrime…No Dodo, non lo fare, tira fuori il tuo proverbiale orgoglio. Non dargliela vinta così. Cancello il messaggio e metto via il telefono.
Rischio di perdere pure la mia proverbiale obiettività…
Fa male pensare che per mesi ho frainteso ogni cosa. Ma non ero l’unica.
Allora o siamo mille e più persone che si fanno i trip mentali con un niente, o forse dovresti pensarci un po’ su anche tu, caro mio.
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