venerdì 21 maggio 2010

anche se non trovi le parole.

A volte le parole non le riesco proprio a trovare.
È… difficile.
Perché ci sono cose che sembrano non quadrare mai.
Ho passato due giorni a pensare, a cercare di distaccarmi.
Ho fatto un passo indietro.
Ed ora forse riesco ad essere un attimo più obiettiva.
Cioè, lui mi piace.
O meglio, mi incuriosisce.
Eppure… non credo sia la situazione giusta.
Mi spiego: io e lui lavoriamo insieme, passiamo ore ed ore a stretto contatto in laboratorio, usciamo insieme la sera, facciamo pausa insieme, mangiamo insieme… perché intripparmi e rovinare tutto?
Sarebbe sciocco…
E poi, io ne ho già abbastanza delle mie di paranoie, senza addossarmi pure le sue!
Ho fatto degli errori nelle ultime due settimane, ho fatto star male Andrea, e mi son fatta talmente problemi… insomma, non credevo di sbagliare così tanto, di nuovo.
Ho cercato di vivermi la situazione, le mie emozioni.
Invece ho fatto piangere una persona.
E venerdì non riuscivo a darmi pace per questo.
Con tutti ‘sti pensieri, l’idea di andare a incasinarmi di nuovo è assurda.
Per quanto mi possa piacere, chissà se ne vale la pena…
Vedere poi come sei cambiato… dopo giovedì sera?Sì, e non me ne son resa conto soltanto io… quindi o siamo entrambe pazze (il che è possibile, viste tutte le cazzate che facciamo insieme!!!) o forse davvero sei cambiato… troppo freddo, distaccato.
Ok, se vuoi torniamo ad avere solo un rapporto dottorando-tesiste.
Se vuoi così, così sarà.
Ma è brutto, credimi.
Sembra quasi che finché ti abbiamo fatto comodo perché ti servivamo in laboratorio allora sei stato carino e gentile e hai voluto mostrarti l’amicone, mentre ora sei tornato sui tuoi passi.
Staccato, lontano, quasi non avessimo condiviso nulla.
Quasi come se non ci fossero stati lunghi aperitivi insieme, discorsi seri affrontati tra una caseificazione e l’altra, sms e risate.
Io non ho bisogno di te per vivere bene, questo sia ben chiaro… se c’è una cosa che ho imparato in questi 23 anni è saper vivere benissimo da sola. Solo che… non lo do mai a vedere, ma tante volte ci rimango male per un niente: per un sorriso non ricambiato, per una mancata risposta ad un sms, per un non saluto.
E se non trovo le parole forse un motivo c’è.
Non trovo più nulla da dirti, almeno per ora.
Perchè non riesco a dare una motivazione al tuo comportamento, ai tuoi sbalzi d'umore.
E poi ieri sera...
Ho ingoiato l'orgoglio e te l'ho detto.
Non so se e quanto hai capito, ma ho visto la tua faccia, ho scrutato le tue espressioni: perché tu sei così, quando ti si dice qualcosa su cui tu non sei d'accordo non lo sai accettare, ti imbronci, ti arrabbi...
Per ora quindi, non ho davvero più nulla da dire.