lunedì 14 febbraio 2011

now you're gone.

i petali di quella rosa continuano a cadere.

non è rimasto niente da conservare, niente che valga la pena ricordare.

prossima volta che torno a casa quella rosa volerà nella spazzatura diretta.

un anno perso con te.

ma ora ti ho bloccato (in tutti i sensi).


domenica 13 febbraio 2011

gocce di pioggia, palloncini rossi, e jay z.

Sabato sera una festa a cui ho deciso di andare all'ultimo minuto.
Si è rivelata una decisione felice, un ritrovo con voi che siete troppo, troppo importanti per me!
Una cena con dj, una occasione per sedersi e parlare, come non capitava da tanto.
Sentirvi vicini, capire che no, non è ancora troppo tardi, questa compagnia non si è ancora sfaldata...
Voi due soprattutto, ci siete sempre: tu, con le tue risate, il tuo modo di scherzare, quel modo di essere ancora un po' bambino ma allo stesso tempo sai dare tante piccole attenzioni che agli altri sfuggono, ma a me e "la mamma" no.... una stretta di mano, la testa appoggiata a noi, un sorriso, una carezza.
Tu, con il tuo occhiolino, il tuo sorriso, il tuo modo di prendermi in giro, i tuoi giochi (prendermi, "strucarme", rendermi per qualche istante la tua bambolina personale), il tuo braccio sempre lì, vicino a me, e so che mi difenderesti in ogni istante, se fosse necessario.
E lo sai che uniti come noi è dura esserlo, e ci sarà sempre chi ci vedrà qualcosa che non c'è, che parlerà giusto per dare aria alla bocca, ma queste persone non sapranno mai che dopo un anno e mezzo io e te, due mondi paralleli che a volte si scontrano troppo violentemente e senza un motivo serio, siamo più forti.
Chi sei?
In quella compagnia sei il mio migliore amico, punto.
Guidare la tua macchina perchè tu e il vino rosso avete deciso di stringere amicizia, guardarti mentre scegli i cd da mettere, ridere perchè abbiamo TROPPO gli stessi gusti, ascoltare i tuoi discorsi senza senso da ubriaco e pensare che così era da tanto che non ti godevo.
E nello specchietto retrovisore vedere quei due palloncini rossi svolazzare di qua e di là.
(Uno è finito appeso sul tuo cancello, l'altro te lo sei portato a casa tu)


Il Cotton era troppo pieno, siamo rimasti poco.
Ma "poco" è stato comunque troppo.
Non pensavo di incontrarti.
Ho strabuzzato gli occhi e tu pure.
Ci siamo guardati quella frazione di secondo di troppo prima di avvicinarci e salutarci.
Un imbarazzo totale.
Ci hanno salvato il locale troppo pieno e i nostri rispettivi amici.
Due baci veloci, una carezza impulsiva e poi ciao.
Meglio.


Il Saloon era pieno, stranamente.
Il dj il solito pazzo, mi accoglie come se mancasse da anni. :)
La gioia di essere diventato di nuovo padre trapela in ogni gesto, in ogni battuta, in ogni sorriso.
Tu sei sparito quasi subito.
Solo la Laly si è accorta che mentre tu sparivi fuori con lei, io me ne uscivo dall'altra parte del locale.
Una sigaretta da sola, seduta sul muretto a osservare le nuvole.
Perchè sei stupido a stare così per lei, ma se non ascolti e fai di testa tua son fatti tuoi.
Permetti però che mi cadano le palle che non ho. -.-


Riportarti a casa e ascoltare tipo 10 volte la stessa canzone.
"99 problems" di Jay Z e i Linkin Park.
Stare seduti fuori casa tua aspettando Erica e tuo fratello, con una pioggerellina fastidiosa attorno a noi.
Parlare di tutto, nonostante la stanchezza e l'alcol: vestiti, casa, mafia, macchine, capelli.
E quell'abbraccio forte prima di salutarci.
Più di mille parole.
Ieri sera.
Discutere un'ora e mezza per una cazzata colossale.
Scriverti con i lacrimoni caldi di nervosismo che rigano le guance.
Fare pace poco a poco, a fatica, dopo due ore.
"Siamo troppo impulsivi tutti e due", dici.
Sì hai ragione, ma hai anche una gran testa dura, lasciatelo dire caro mio!
Ti voglio bene, più di prima, come prima, poco importa.
Ma non mettermi più in dubbio.
MAI PIU'.

domenica 6 febbraio 2011

Fra's sweet 24. :)

Venerdì sera si è festeggiato il compleanno di uno dei miei migliori amici in uni.
Una serata F A N T A S T I C A.
C'è poco da aggiungere.
Aperitivo, pizza e Makkarone.
E con te non ci sono mai dubbi, la serata non può che andare nel migliore dei modi!!! :)
Mi fa sorridere vedere che alcune delle mie foto più belle le ho scattate in occasioni con te: la tua laurea, venerdì sera, serate varie in giro con voi.
Sarà che mi fai stare bene, mi metti serenità.
Ore 20.30.
Sono seduta a casa tua, intorno al tuo tavolo in cucina: accanto a me ci sono la Mel e la Ricky, tu sei a capotavola, accanto a te tuo padre.
Non ero mai stata così "vicina", non ero mai stata così dentro il tuo mondo.
Ti dico la verità, guardandomi intorno ho faticato a trattenere le lacrime....
La foto di tua madre è lì sulla mensola, una donna così bella, un viso così dolce: e non oso pensare a quanto faccia male guardare quella foto ogni volta che entri in cucina, ogni volta che apri il frigorifero, ogni volta che ti avvicini alla affettatrice...
Ho guardato il viso di tuo padre: un uomo forte, riservato, da cui hai preso tutto. I lineamenti, il carattere, la voglia di farcela, di continuare anche per lei.
Mi sono guardata attorno, una casa così semplice, come te: ed emerge la voglia di mantenerla pulita, ordinata, come la vorrebbe lei.
Una casa senza la presenza femminile più amata.
E si vede.
Ti adoro Fra, e ringrazio chiunque sia stato ad averti messo sulla mia strada, perchè sei una persona davvero incredibile.
E so che non è facile a volte, e son sicura che quella casa ti sembra incredibilmente vuota, ma io so che tua madre sarebbe orgogliosa di te, come lo siamo noi in ogni istante!
Buon compleanno.

martedì 1 febbraio 2011

after the hurricane comes the rainbow...

La vita è un continuo susseguirsi di scelte.
Scelte tue, scelte degli altri.
A volte sei tu a decidere, altre ti ritrovi a dover subire le scelte degli altri...
Questo weekend è stato...uno strazio.
Non trovo altre parole per descriverlo.
Anzi sì: lungo, duro, faticoso, penoso, nervoso, irritante, sconvolgente (e non in senso positivo), estenuante, deludente, urlato, stanco.
Ma uno strazio rende meglio il concetto... -.-
E se penso che a me era venuto il dubbio qualche giorno fa, ma poi l'avevo subito scartato...
"E' impossibile!"-mi ero detta, e invece il mio maledetto istinto nemmeno stavolta si era sbagliato.
Ma da lei forse non me l'aspettavo: non dopo i discorsi in lavanderia, non dopo le lacrime e gli sguardi bassi che solo a lei avevo mostrato, in un momento di debolezza inaspettato.
Come dice Maria: "Non stai male perchè ti interessa lui, è perchè sei delusa dal comportamento di lei."
E Dio, quanto ha ragione!!!!
Sono stati tre giorni di sguardi bassi, di occhi che si evitano, di "girarsi alla larga", come se potesse esplodere il finimondo con un niente...
E solo una cosa mi ha dato forza per sorridere, ed è stato sapere che tutti voi siete dalla mia: sentire Stefano quanto ti prende in giro poi, non ha prezzo! :) Ma non perchè io abbia bisogno di aver le spalle coperte, per niente anzi, non ho voluto parlarne con nessuno di sta cosa, tranne la Mary ovviamente, per rispetto.
Quel rispetto di cui mi avete mancato voi.
Poi domenica sera...
E' stato come se la nebbia si diradasse, almeno un po'.
Un aperitivo "a quattro", con più di una persona che mi ha chiesto se eri il mio moroso.
Più di una persona mi ha detto: ma lo sai che state proprio bene insieme?
E io ho sorriso leggermente, e ho girato lo sguardo altrove...
Sederci l'uno di fronte all'altra per caso e vederti a disagio, che non sai che fare, dove guardare, dove voltarti...
Nasconderti dietro alla scusa della partita per guardare lontano, mentre io, Stefano e Lionela chiacchieravamo per i fatti nostri.
Ma accorgermi che mi cerchi con gli occhi ogni volta che ti giri, ogni volta che veniva fatta una battuta o si rideva per qualcosa...
Cercavi me.
Nessun altro.
Me ne fossi accorta solo io, invece no.
E quando è arrivata lei, sono sicura avresti voluto sprofondare, te l'ho letto negli occhi, in quegli occhi così verdi che tanto mi piacevano (e non posso dire che ora non mi piacciano)...
Ma sai, sono tranquilla perchè le frecciatine che mi hai lanciato, gli sguardi, l'imbarazzo, i silenzi mi hanno dato le risposte che cercavo.
Che se li tenga i miei scarti.
Prima ti ho avuto io, e sulle tue labbra lei sentirà sempre il mio sapore.
Piccole soddisfazioni.
Perchè davvero, con me non potete vincere.
E poi una gita inaspettata in Tonale con il pulmino:seduta tra Giorgio e Lionela mi sono sentita al sicuro, tra due persone che adoro e a cui voglio un bene infinito.
Mi sono voltata e ho guardato giù verso Ponte, con tutto il paese illuminato, pareva il paese delle favole.
La mia favola continua, anche senza di te.