martedì 1 febbraio 2011

after the hurricane comes the rainbow...

La vita è un continuo susseguirsi di scelte.
Scelte tue, scelte degli altri.
A volte sei tu a decidere, altre ti ritrovi a dover subire le scelte degli altri...
Questo weekend è stato...uno strazio.
Non trovo altre parole per descriverlo.
Anzi sì: lungo, duro, faticoso, penoso, nervoso, irritante, sconvolgente (e non in senso positivo), estenuante, deludente, urlato, stanco.
Ma uno strazio rende meglio il concetto... -.-
E se penso che a me era venuto il dubbio qualche giorno fa, ma poi l'avevo subito scartato...
"E' impossibile!"-mi ero detta, e invece il mio maledetto istinto nemmeno stavolta si era sbagliato.
Ma da lei forse non me l'aspettavo: non dopo i discorsi in lavanderia, non dopo le lacrime e gli sguardi bassi che solo a lei avevo mostrato, in un momento di debolezza inaspettato.
Come dice Maria: "Non stai male perchè ti interessa lui, è perchè sei delusa dal comportamento di lei."
E Dio, quanto ha ragione!!!!
Sono stati tre giorni di sguardi bassi, di occhi che si evitano, di "girarsi alla larga", come se potesse esplodere il finimondo con un niente...
E solo una cosa mi ha dato forza per sorridere, ed è stato sapere che tutti voi siete dalla mia: sentire Stefano quanto ti prende in giro poi, non ha prezzo! :) Ma non perchè io abbia bisogno di aver le spalle coperte, per niente anzi, non ho voluto parlarne con nessuno di sta cosa, tranne la Mary ovviamente, per rispetto.
Quel rispetto di cui mi avete mancato voi.
Poi domenica sera...
E' stato come se la nebbia si diradasse, almeno un po'.
Un aperitivo "a quattro", con più di una persona che mi ha chiesto se eri il mio moroso.
Più di una persona mi ha detto: ma lo sai che state proprio bene insieme?
E io ho sorriso leggermente, e ho girato lo sguardo altrove...
Sederci l'uno di fronte all'altra per caso e vederti a disagio, che non sai che fare, dove guardare, dove voltarti...
Nasconderti dietro alla scusa della partita per guardare lontano, mentre io, Stefano e Lionela chiacchieravamo per i fatti nostri.
Ma accorgermi che mi cerchi con gli occhi ogni volta che ti giri, ogni volta che veniva fatta una battuta o si rideva per qualcosa...
Cercavi me.
Nessun altro.
Me ne fossi accorta solo io, invece no.
E quando è arrivata lei, sono sicura avresti voluto sprofondare, te l'ho letto negli occhi, in quegli occhi così verdi che tanto mi piacevano (e non posso dire che ora non mi piacciano)...
Ma sai, sono tranquilla perchè le frecciatine che mi hai lanciato, gli sguardi, l'imbarazzo, i silenzi mi hanno dato le risposte che cercavo.
Che se li tenga i miei scarti.
Prima ti ho avuto io, e sulle tue labbra lei sentirà sempre il mio sapore.
Piccole soddisfazioni.
Perchè davvero, con me non potete vincere.
E poi una gita inaspettata in Tonale con il pulmino:seduta tra Giorgio e Lionela mi sono sentita al sicuro, tra due persone che adoro e a cui voglio un bene infinito.
Mi sono voltata e ho guardato giù verso Ponte, con tutto il paese illuminato, pareva il paese delle favole.
La mia favola continua, anche senza di te.

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